Rosa e Fuoco
il nuovo album delle Nuove Tribù Zulu
Per il settimo album della band che ha anticipato in Italia i suoni e i ritmi del gypsy folk rock, un nuovo e scintillante invito al viaggio con musiche in movimento dedicate a instancabili camminanti, intenti a varcare ogni confine tra generi e culture. Oltrepassando barriere ormai vetuste si delinea così una fascinosa mappa sonora in cui confluiscono linguaggi e suggestioni diverse, dal new folk al pop, dalla canzone d’autore al rock, tra melodie struggenti e ritmi gitani di grande impatto emotivo.
Viaggio e movimenti sono del resto inscritti nel DNA delle Nuove Tribù Zulu la cui storia inizia nel 1991 nelle piazze e nei vicoli di Roma per andare oltre i luoghi canonici della musica, cercare nuove ispirazioni e sperimentare altri spazi artistici. Né è un caso che il loro primo album, del 2000, si intitoli Sulla Strada o che il successivo, di due anni dopo, abbia un titolo altrettanto significativo della poetica del gruppo come L’Unione dei Mondi. Allo stesso modo non sorprende che, sommando esperienze e concerti, il loro viaggio sia approdato in India, con ripercussioni profonde sul percorso musicale della band: in quel continente carico di mistero e di una spiritualità gioiosa le Nuove Tribù Zulu hanno suonato al Kamani Auditorium, all’India Habitat Center e al Dilli Haat a New Delhi, al Blue Frog a Mumbai, al Chinmaya Heritage Center a Chennai e al Bharat Nivas Auditorium ad Auroville, la “Città dell’Aurora”. Ed è in India che nel 2007 nasce la NOW-Nomadic Orchestra of the World dove le Nuove Tribù Zulu incontrano la travolgente musica dei nomadi del Rajastan: un’esperienza di straordinario interesse e di eccezionale pregnanza al punto da ispirare al gruppo romano ben due album, nel 2012 e nel 2014, dai titoli al solito molto indicativi di Banjara! e Diario Nomade.
Anche questo nuovo album, Rosa e fuoco, profuma un po’ di quell’esaltante esperienza indiana ma è un qualcosa che si è sedimentato sul fondo di un bagaglio artistico di portata molto più ampia dove il dialogo tra occidente ed oriente è solo una delle opzioni culturali che ravvivano il succedersi delle dodici tracce, tutte rigorosamente inedite. “Rosa e fuoco” in effetti segna un nuovo passo in avanti nella carriera della band romana che rinnova il proprio repertorio ravvivando le radici più antiche della sua ricerca musicale: un itinerario artistico sorretto dalla speranza in un’umanità senza frontiere né steccati, libera finalmente da pregiudizi ed egoismi: un modo per affermare in musica che nulla è possibile senza l’amore che muove i nostri passi sulla terra e senza il fuoco che accende le nostre vite.
Il disco, scritto, arrangiato e prodotto da Andrea Camerini, Paolo Camerini e Ludovica Valori, vede la partecipazione di Alberto Lombardi alle chitarre (Luca Barbarossa, Robbie Dropee, Loredana Berté), Cristiano Micalizzi alla batteria (Max Gazzè, Carmen Consoli, Eros Ramazzotti, Laura Pausini,Tiromancino, Daniele Silvestri), Marcello Sirignano al violino e agli archi (Fiorella Mannoia, Danilo Rea, Stefano Di Battista), Mario Caporilli (Mario Biondi, Samuele Bersani, Gerardo di Lella Big Band) e Claudio Zenobio (Big Band SPMDO)alla tromba, Massimiliano Diotallevi (storico collaboratore della Tribù) al sassofono.
Con un’introduzione poetica di Andrea Camerini, le illustrazioni di Paolo Camerini, le foto di Giulia Razzauti scattate al Museo Macro di Roma e numerosi ospiti tra i quali Andrea Satta dei Têtes de Bois, Enrico Capuano, MC Shark e la Piccola Orchestra di Tor Pignattara, Rosa e fuoco, Squilibri editore, dal 25 ottobre nei migliori negozi e su tutti gli store digitali.
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Info: 06-44340148 – info@squilibri.it
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Nuove Tribù Zulu
Andrea Camerini: Voce, flauto traverso, percussioni
Paolo Camerini: Contrabbasso, basso, programmazione
Ludovica Valori: Pianoforte, tastiere, fisarmonica, trombone, cori